Cavaliere, vanno inoltre interrotte le azioni di rivalsa economica nei confronti degli allevatori
“Alla luce della nuova sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea in materia di quote latte, reiteriamo la nostra richiesta al Governo italiano affinché si attivi con urgenza per sospendere ogni ulteriore azione di persecuzione nei confronti degli allevatori e affinché vengano ricalcolati i prelievi; in ragione di ciò, chiediamo urgentemente all’esecutivo appena insediatosi di adoperarsi affinché si individui una soluzione definitiva a questa annosa problematica e assicuriamo la nostra piena e totale disponibilità a collaborare in tale direzione”. Lo afferma il presidente della Copagri Lombardia Roberto Cavaliere dopo la pronuncia della curia europea, che completa e fa il paio con una sentenza del medesimo tenore risalente alla fine del mese di fine giugno.
“Con la sentenza emessa ieri abbiamo una nuova conferma di quanto sosteniamo da anni, ovvero che i prelievi del latte sono inesatti e vanno completamente ricalcolati secondo criteri proporzionali dettati dai regolamenti comunitari e non secondo le norme italiane, che appaiono in totale difformità con il diritto comunitario”, prosegue il presidente della Copagri Lombardia.
“Riteniamo che la misura sia colma e che non si possa più procedere oltre nelle azioni di rivalsa economica nei confronti degli allevatori, che hanno ora pienamente dimostrato le loro ragioni”, aggiunge Cavaliere, ricordando che “dall’ormai lontano 2006 a tutti i produttori ritenuti responsabili del prelievo supplementare non viene più corrisposto alcun contributo loro spettante derivante dalle misure comunitarie, nazionali ed europee”.