Cavaliere, serve serio ragionamento sugli strumenti per prevenire e limitare le crisi, come le riduzioni volontarie
Contribuire allo stoccaggio di CO2 attraverso colture e metodi adeguati di lavorazione del terreno; orientare la domanda dei consumatori verso produzioni regionali; vigilare sulle possibili ricadute negative degli accordi commerciali di libero scambio; promuovere il ricorso al programma di responsabilità di mercato-PRM per favorire la programmazione ed evitare sovrapproduzioni; adoperarsi per una remunerazione che copra tutti i costi di produzione. Sono questi i punti chiave della ‘carta dei valori’ per una produzione lattiero-casearia responsabile e rispettosa del clima, siglata oggi nell’ambito dell’assemblea generale dell’European Milk Board-EMB, l’organizzazione europea composta da 20 associazioni di produttori di latte in rappresentanza di oltre 100mila allevatori provenienti da 15 paesi, tra cui l’Italia con l’Associazione Produttori Latte della Pianura Padana-APL che fa parte della Copagri Lombardia.
La ‘carta dei valori’, consultabile su http://bit.ly/32MFIhV, è stata firmata nel corso di una conferenza stampa alla quale son intervenuti, fra gli altri, il presidente della Commissione agricoltura della Camera dei deputati Filippo Gallinella, l’assessore all’agricoltura della Regione Lombardia Fabio Rolfi, il presidente della Copagri Franco Verrascina, il presidente dell’EMB Erwin Schopges e il presidente della Copagri Lombardia e dell’APL Pianura Padana Roberto Cavaliere. Le foto dell’iniziativa sono su http://bit.ly/32RX6Sm.
“La carta che firmiamo oggi è indispensabile per conoscere la sostenibilità del prodotto e va così a rispondere alle legittime istanze dei consumatori, i quali sempre più spesso vogliono sapere se un prodotto risponde alle esigenze di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Tutto questo valore aggiunto deve però essere sostenuto da un giusto reddito per i produttori”, ha osservato Gallinella, annunciando l’imminente convocazione al Mipaaf del Tavolo latte per iniziare a parlare di programmazione.
“Aderiamo convintamente a questa iniziativa, in quanto i principi declinati nella ‘carta dei possono aiutare i produttori a ridefinire il proprio prodotto al di fuori del contesto commodity e vanno nella giusta direzione di far riconoscere la specialità del nostro latte, prodotto da aziende molto evolute nel campo della sostenibilità e del benessere animale, che sono ormai elementi distintivi nella scelta del consumatore”, ha fra l’altro sottolineato Rolfi.
“Iniziative come quella odierna – ha detto Verrascina – seguono il solco tracciato dai consumatori, che sono sempre più attenti al benessere degli animali, alla sostenibilità e alla sicurezza alimentare; per questo dobbiamo essere tutti uniti per mandare un forte messaggio che vada in questa direzione. I produttori agricoli, così come gli allevatori, sono i primi a consumare i loro prodotti, assicurando in tal modo la salubrità delle produzioni”.
“La prevenzione delle crisi è una priorità assoluta che necessita di interventi rapidi; per questo è fondamentale poter disporre di un automatismo che si attiva al profilarsi di una crisi. Le misure di decongestionamento del mercato devono poi essere attivate immediatamente e automaticamente. In questo modo si possono evitare le gravi distorsioni, che rappresentano sempre un pesante onere per gli allevatori”, ha fra l’altro suggerito Schopges.
Soddisfazione per la firma è stata espressa anche da Cavaliere, il quale ha spiegato che “durante l’assemblea è stato fatto il punto sulla situazione del comparto, con particolare riferimento alla redditività, alla sostenibilità sociale e alla produzione responsabile”. “Ci siamo inoltre confrontati sulle criticità del settore e sugli strumenti per prevenire e limitare le crisi, come ad esempio le riduzioni volontarie attraverso meccanismi quali il Programma di responsabilità di mercato-PRM proposto dall’EMB”, ha aggiunto.