Cavaliere, situazione gravissima; dopo incontro con Prefetti di Brescia e Trento, chiediamo confronto con presidente Regione Attilio Fontana
“La disponibilità di acqua destinata all’irrigazione del bacino Lago d’Idro-Fiume Chiese è prossima all’esaurimento; la situazione è gravissima, tanto che, come confermato anche da diversi studi e ricerche idrologiche, le risorse idriche che secondo regolamento vanno destinate al comparto primario termineranno nell’arco di appena qualche giorno, causando notevoli difficoltà economiche ai produttori agricoli delle zone circostanti, ma anche significativi disagi ambientali, dal momento che tale carenza investirà l’articolato territorio della Bassa Bresciana orientale”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Lombardia Roberto Cavaliere, che dopo l’odierno incontro con i Prefetti di Brescia Attilio Visconti e di Trento Sandro Lombardi, chiede un confronto urgente con il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
“A Fontana chiederemo di farsi garante della situazione e di trovare una soluzione che ci consenta di poter irrigare le nostre coltivazioni almeno fino alla metà di agosto; negli ultimi quindici anni si è ridotto di quasi la metà il quantitativo di risorse idriche a disposizione degli agricoltori, che non possono vedersi ridurre ulteriormente tale disponibilità”, spiega il presidente della Copagri Brescia Alessandro Baronchelli, il quale ha partecipato all’incontro con i Prefetti, che ringrazia per l’attenzione e per la disponibilità mostrata.
“Gli agricoltori hanno bisogno di risposte e chiediamo che venga individuata con urgenza una soluzione che scongiuri il blocco dell’acqua dai prossimi giorni; prevediamo, infatti, che dalla fine di questa settimana verrebbe bloccata la somministrazione dell’acqua ad uso irriguo a circa cinquemila aziende, coinvolgendo una superficie coltivata pari a oltre cinquantamila ettari”, fa notare Cavaliere.
“Oltre a una soluzione tampone, destinata quindi a risolvere la grave problematica nel breve periodo, ne serve una che dia garanzie nel medio-lungo periodo; in tal senso invitiamo caldamente la Regione a continuare a lavorare affinché venga sottoscritto un protocollo d’intesa sulla gestione delle riserve idriche con la Regione Trentino-Alto Adige e affinché, a tale scopo, venga convocato d’urgenza un tavolo tecnico interregionale che preveda il coinvolgimento attivo di tutte le parti interessate”, conclude il presidente della Copagri Lombardia.